Si stanno ultimando sulla banchina 75 del Porto mediceo di Livorno le operazioni di accoglienza dei 142 migranti sbarcati dalla nave Life Support della organizzazione non governativa Emergency. Tutti gli adulti sono stati destinati fuori dalla Toscana, che si farà carico invece di tutti i 24 minori arrivati questa mattina. Quattro di loro resteranno a Livorno, mentre 18 saranno accolti a Piombino nel Cas (il Centro di accoglienza straordinario) fatto predisporre dal prefetto di Livorno. Domani ne arriveranno a Livorno altri 12.
“La città di Livorno, l’amministrazione comunale e il territorio in generale, hanno reagito benissimo all’indicazione del Governo di far sbarcare qui le navi, ha una buona possibilità di mostrare solidarietà, giustizia sociale e umanità. Oltre alla retorica e ai buoni sentimenti. Perché il benvenuto non sia solo uno slogan o uno striscione da mostrare”. Lo scrive in una nota il Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza del comune di Livorno, Stefano Romboli “Fra i 250 migranti rifugiati che sbarcheranno a Livorno in questi giorni – scrive – ci sono anche alcune/i minorenni non accompagnati. È soprattutto a queste/i che guardo con preoccupazione perché sono le persone più fragili e vulnerabili, più bisognose di cura e protezione, soprattutto quando i riflettori saranno spenti e la notizia dello sbarco cesserà di esistere.
Ogni bambino e bambina e ragazzo e ragazza in ingresso in Italia è un soggetto di diritto, nella sua individualità, e come tale va riconosciuto fin dalle prime fasi dell’accoglienza. Solo così si può tutelare pienamente la persona minorenne e garantire il rispetto dei suoi diritti. E per far questo è fondamentale l’ascolto, la piena partecipazione e il coinvolgimento del minore in ogni azione che lo riguardi, sempre seguendo il principio del suo superiore interesse.
Ce lo ricordano i diritti e i principi della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (articolo 22 in particolare: diritto a protezione speciale e assistenza nel caso in cui il minorenne sia un rifugiato). Mi auguro – conclude il garante – si faccia davvero il possibile per ridurre i rischi e le probabilità di non spezzare le loro vite e di non penalizzarle ulteriormente nello sviluppo e nella formazione, ricordando e garantendo loro i diritti previsti e sanciti”.
Sul posto era presente anche l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, che ha dichiarato: “Mi preme sottolineare che, nonostante le inevitabili difficoltà, la gestione di questi arrivi si sta rivelando molto positiva. Ciò è stato possibile perché si è mossa quella che si sta rivelando come una straordinaria macchina organizzativa che ha visto una relazione efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con il coordinamento della Prefettura, a partire dalla struttura della Protezione civile regionale insieme alle associazioni del volontariato, Anpass, Misericordie, Croce Rossa. Decisivo il contributo fornito dal personale medico che ha effettuato le visite di prima accoglienza e quello della Questura. Anche la città di Livorno ha mostrato il suo volto solidale e accogliente, anche attraverso i tanti volontari che da stamani all’alba sono stati qui con noi ad attendere l’attracco della nave”. L’arrivo della seconda nave, quella della Sea Watch, è atteso per domattina intorno alle 8. Tutte le strutture toscane che si occupano di minori e che hanno posti disponibili si sono dette pronte ad accogliere ulteriori arrivi. Per domani ne sono attesi almeno altri dodici.
Sindaco Livorno: “Toscana ha risposto come doveva rispondere”
”Sta andando bene, ci eravamo preparati, nel senso che i percorsi studiati e preparati per una giusta accoglienza a seconda della persona che scendeva dalla nave, hanno funzionato a pieno. Una prima fase è stata gestita con le persone che presentavano patologie, che sono state assistite immediatamente. Una seconda fase con le donne e i bambini. Momenti molto ravvicinati. E’ stata una grande emozione vedere bambini piccolissimi che scendevano dall’imbarcazione, e poi gli adulti che sono già in area di check, sia per le generalità sia per quanto riguarda l’aspetto sanitario, e che poi raggiungeranno le destinazioni che sono state scelte”. Così Luca Salvetti, sindaco di Livorno, stamani all’accoglienza allo sbarco delle 142 persone della nave di Emergency. “Livorno e la Toscana – ha aggiunto Salvetti – sono state chiamate in causa e hanno risposto come dovevano rispondere, dopodiché certe scelte non sono destinate ad essere fatte dai territori, ma da altri. Io so solo che già tre anni fa abbiamo affermato che Livorno era un porto aperto, sicuro, disponibile ad accogliere e aiutare chi era in difficoltà in mare. All’epoca ci fu detto in tono polemico che eravamo disposti ad ospitare ‘le navi dei pirati ONG’. Ebbene quelle navi ce le hanno mandate oggi qua proprio le stesse persone che all’epoca ci attaccavano, noi siamo gli stessi di tre anni fa, qualcuno invece ha cambiato idea”.
L’assessore al sociale del Comune di Livorno, Andrea Raspanti, ha spiegato che “abbiamo copertura per tutti i minori non accompagnati che sono presenti, chiaramente la presenza di scabbia in vari di loro necessita di qualche accortezza particolare nella distribuzione dei casi, perché dobbiamo distribuirli là dove possono essere effettivamente isolati. Ci sono stati descritti in buono stato di salute da parte dei sanitari che li hanno presi in carico, stiamo aspettando le informazioni relativamente all’incidenza dei casi di scabbia sui 12 minori non accompagnati della nave di domani perché è il dato che ci manca per definire la distribuzione . I minori non accompagnati risultano 24 sopra i 14 anni (ci sono altri due bambini piccoli ma sono con le madri) e restano tutti Toscana”.